Accolte? Una lettura intersezionale dell’accoglienza straordinaria attraverso il caso studio dei CAS della Sicilia Occidentale

Un nuovo report, realizzato dalle operatrici e mediatrici dello Sportello Mobile dell’Arci Porco Rosso.

In quest’indagine, i centri di accoglienza straordinaria (CAS) per donne e nuclei della Sicilia Occidentale sono proposti come un caso studio per comprendere le condizioni di vita delle donne richiedenti asilo in accoglienza in Italia. In quanto caso studio, può essere uno strumento utile per conoscere parte di esperienze e punti di vista di chi dovrebbe essere postǝ al centro di un urgente dibattito in merito all’accoglienza, ovvero in primis le ospiti.

L’obiettivo principale è identificare le falle sistemiche nel sistema di accoglienza, piuttosto che puntare il dito contro una o due cooperative, e comprendere come le recenti normative (i c.d. decreti Salvini e Cutro), influiscano sulle esperienze delle ospiti.

Si evidenzia come, a causa del generale smantellamento del sistema di accoglienza e del decentramento di molti CAS in aree interne e desolate, le soggettività arrivate da poco in Italia che vivono l’intersezione di diverse subordinazioni, tra cui quelle di genere, razza, classe e status giuridico, risultano più esposte a ricattabilità e marginalizzazione.

Questo report vuole contribuire ad una riflessione sulle dinamiche di potere, subordinazione e sfruttamento e su come queste si strutturino, vengano mantenute e si riproducano anche attraverso parte dell’attuale sistema di accoglienza. Tale sistema ha fatto sì che politiche e strutture di accoglienza da straordinarie diventassero di fatto ordinarie ed è concepito da un approccio “più che emergenziale”.

Dunque, cosa si intende, oggi, per “accoglienza”? Avremo il coraggio di riportare all’attenzione pubblica un dibattito sano e critico sull’accoglienza, allontanando prospettive assistenzialiste e strumentali e basato sull’ascolto delle persone che dovrebbero essere al centro del dibattito?

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