“Tutto il mio amore per le astronavi, al di sopra e al di sotto del ghiaccio. I vostri movimenti, mossi da ciò che nessun altro può vedere… L’amore può rendermi aliena e nuova. E umile su un pianeta che abito e non conosco. E delicata con le galassie che mi abitano, e gridano: casa.”
– Alexis Pauline Gumbs, Undrowned.
A dicembre 2024 il Porco Rosso compie 10 anni. Ci siamo chiestɜ cosa vorremmo dai prossimi 10 anni di Porco Rosso e abbiamo cominciato a sognare. E sognare è più bello se si fa insieme. Le parole sopraccitate di Alexis Pauline Gumbs – nella traduzione italiana a sei mani – ci hanno risuonato e ispirato. Ogni persona è una pluralità di mondi. Ogni comunità è una costellazione infinita di idee e passioni. E intorno a noi ci sono delle astronavi che esplorano i mondi che ci compongono. Le identità plurime, corali, sconfinate e potenti delle nostre vite.
Con estrema gioia, dal 6 all’8 dicembre, dedicheremo un microfestival alle GALASSIE CHE CI ABITANO in collaborazione con la Fondazione Studio Rizoma: tre giorni di panel, dibattiti, performance e feste per celebrare dieci anni di vita del nostro spazio. Discuteremo di movimenti studenteschi, ecologisti, antirazzisti e antifascisti, invitando tuttɜ a partecipare, contribuire, sognare. Analizzeremo i cambiamenti in atto nel nostro territorio, dagli inceneritori ai centri di malaccoglienza, dalla siccità ai luoghi e alle pratiche di confinamento. Rifletteremo sull’essere antifascistɜ oggi, con piena conoscenza di un passato e presente coloniale e patriarcale, che ci chiede di confrontarci con le nostre radici scomode per poi emanciparcene. E condivideremo danze, cibo, musica di lotta e ispirazione, immancabili per celebrare i primi dieci anni del nostro spazio collettivo, e per immaginare insieme i prossimi dieci!
Ecco il programma!
19.00 – Ombre del Kurdistan
Presentazione della mostra fotografica di Murat Yazar, presente l’autore.
La società curda raccontata attraverso l’obiettivo di Yazar, fotografo nato nella provincia di Urfa in Turchia, collaboratore del National Geographic e del New York Times. Attraversando le regioni in cui il popolo curdo è stato diviso dai confini di Turchia, Siria, Iraq e Iran, Murat racconta la natura e l’uomo, illustrando la terra, i paesaggi e le relazioni quotidiane, unendo il Kurdistan e il suo popolo in un unico progetto fotografico.
La mostra sarà esposta nella prima stanza del circolo durante tutti i giorni del festival.
17.30
Accolte? Una lettura intersezionale dell’accoglienza straordinaria attraverso il caso studio dei CAS della Sicilia Occidentale
Presentazione del nuovo report dello Sportello Sans-Papiers
Da un anno il nostro Sportello Mobile ha portato avanti, oltre al supporto sociolegale sul campo, un’indagine sui centri di accoglienza straordinaria (CAS) per donne e nuclei della Sicilia Occidentale, proposti come un caso studio per comprendere le condizioni di vita delle persone richiedenti asilo in questi tipi di centri. Nel report si evidenzia come, a causa del generale smantellamento del sistema di accoglienza e dell’ubicazione di molti CAS in aree interne e desolate, le soggettività arrivate da poco in Italia che vivono l’intersezione di diverse subordinazioni, tra cui quelle di genere, razza, classe e status giuridico, risultano più esposte a ricattabilità e marginalizzazione. Ma cosa si intende, oggi, per “accoglienza”? Avremo il coraggio di riportare all’attenzione pubblica un dibattito sano e critico sull’accoglienza, allontanando prospettive assistenzialiste e strumentali e basato sull’ascolto delle persone che dovrebbero essere al centro del dibattito?
Presentazione del nuovo report dello Sportello Sans-Papiers con Giulia Gianguzza, Elena Luda, Sirin Turki (operatrici dello Sportello Sans-Papiers), Luca Rondi (giornalista, Altreconomia) e Mustapha Jarjou (attivista)
19.30
Il gorgo CPR: le nuove politiche di confinamento e concentramento tra Italia e Albania
Dibattito con Luca Rondi, Omid Firouzi Tabar e Valentina Bonizzi.
I CPR sono dei non-luoghi di detenzione amministrativa che in questi anni si sono moltiplicati, ora anche al di fuori del territorio dello stato italiano. Da quando esistono, questi spazi sono stati oggetto di proteste, rivolte, contenziosi giuridici e denunce politiche, in ultimo con il nuovo centro che il governo ha tentato di avviare a Shengjin. Ma gli accordi Meloni-Rama sono davvero falliti? Cosa pensano i cittadini Albanesi dei nuovi centri? E quali possono essere i prossimi passi per la nostra lotta per la libertà di movimento?
Ne discuttiamo con Sara Traylor (Porco Rosso), Luca Rondi,e giornalista d’inchiesta e co-autore del nuovo libro “Gorgo cpr” (Altreconomia); Omid Firouzi Tabar, ricercatore e attivista di Spazio Stria (Padova) e del Network against migrant detention; e Valentina Bonizzi, attivista e artista basata alla galleria ‘Bulevard’ di Tirana.
21.00
Aperitivo senza motivo
con il Collettivo Folk Palermo
l Collettivo Folk Palermo è un progetto musicale creato da un gruppo aperto di appassionatə musicistə che condividono la passione per il repertorio folk del Mediterraneo e internazionale. Il Collettivo esplora e interpreta le ricche tradizioni musicali dei paesi di tutto il mondo, così da valorizzare melodie e ritmi provenienti da culture diverse. Con una varietà di strumenti e voci si creano atmosfere coinvolgenti ed autentiche che celebrano la bellezza e la diversità della musica folk.
11.00
I movimenti tra ieri e oggi nella formazione neoliberale
Momento assembleare sullo stato dell’arte del mondo del sapere partendo dalla storia dei movimenti studenteschi.
Alla luce degli ennesimi tagli governativi che metteranno ancora di più a dura prova il mondo della formazione in Italia cogliamo opportunità di confronto e costruzione politica con lɜ studentɜ. Uno spazio di condivisione di esperienze, per analizzare le criticità e creare strategie comuni in tema di tutela del diritto allo studio partendo dalla promozione di spazi del sapere più inclusivi a misura di tutte le soggettività che li attraversano quotidianamente.
Ne discutiamo con UDU Palermo, Rete degli Studenti Medi Palermo, Intifada Studentesca, Biblioteca Autogestita Potere e Sapere, Associazione Dottorandi Italiani
13.00
Pranzo sociale
15.30
Approcci ecofemministi per un pianeta in crisi.
Lezione con Federica Giardini.
Quali sono i nodi fondanti del paradigma economico ed ecologico in cui viviamo? Federica Giardini (Environmental Humanities, Università Roma Tre) ci aiuta nel tentativo di scioglierne alcuni, in un viaggio a ritroso alla scoperta dei presupposti materiali e di pensiero che hanno disegnato l’antropocene. Costruiamo insieme una lente che disvela certi meccanismi di dominio patriarcali e coloniali su cui si poggia la retorica della crescita infinita e dello sfruttamento del pianeta e di pezzi subalterni della società umana.
16.45
La crisi ecologica fra emergenze, resistenze e insorgenze
Tavola rotonda su impatti climatici, e risposte adattive sociali in collaborazione con A Sud.
Un racconto corale che parte dalle specifiche fragilità dei nostri territori, e dagli impatti socio-ecologici connessi al regime economico-monetario di tipo estrattivista, per arrivare alle risposte adattive e trasformative che nel tempo si sono attivate per resistere alla crisi ecologica, ma anche per costruire modi diversi di utilizzare e condividere le risorse.
Con tanti voci, fra cui: Giulia Di Martino (Arci Porco Rosso), Sara Vegni (A Sud), Renato Chemello (Unipa), Samadhi Lipari (Unict), Marco Castrogiovanni (ingegnere, specializzato in tutela delle risorse idriche), Francesco Porsio (Comitato Cittadino Acqua), Laura Saija (Unict), Margherita Sauro (Sbaratto) e Giuseppe Dino (Comunità energetica Petralia Sottana).
19.15
La Capitale del Gas: Un racconto a fumetti su Gela e il cane a sei zampe
Presentazione del fumetto su Gela con Andrea Turco.
Presentazione del n.11 della Revue Dessinée Italia, rivista di giornalismo a fumetti. In questo numero è contenuta una storia scritta da Andrea Turco e Marta Silvestre, disegnata da Amina Pagnozzi, sulla transizione della città di Gela dall’era del petrolio all’era del gas. Nel silenzio generale, infatti, Gela è diventata uno snodo fondamentale del gas in Italia, con la presenza di due gasdotti esistenti e un terzo che è in progetto. Di questo gas, tuttavia, al territorio e alla popolazione, martoriata da decenni di produzione industriale intensiva, non resta nulla, se non lo sfruttamento.
Ne parliamo con uno degli autori, il giornalista Andrea Turco (Economia Circolare)
21.00
Aperitivo senza motivo
con DJ Cler (Anni 80, 90, 2000 trash e pop)
e DJ Beshkewa (afrobeat, electro-gnawa, musica araba, cumbia)
Nei suoi set, DJ Beshkewa esplora territori musicali unici, mescolando afrobeat, electro-gnawa, musica araba, cumbia e percussioni. Con ritmi e melodie del Mediterraneo, Sudan, Mali, Sudamerica e Asia, crea mix danzanti che uniscono tradizione e contemporaneità. Finalista europeo del contest MarteLive 2022, Dj Bechkewa aveva già vinto il primo premio nel Lazio nel 2021, confermandosi un talento nell’entertainment musicale.
11.00
Per un’arte antifascista: Sguardi sulla migrazione e eredità del fascismo nelle arti contemporanee
Incontro con l’autrice Viviana Gravano e il giornalista culturale Ismail Einashe.
In Italia le tracce del fascismo sono pervasive, continuano a sopravvivere nell’architettura, nella toponomastica, nel linguaggio e in alcune estetiche, esprimendo valori violenti, razzisti e di potere. In un processo di defascistizzazione imperfetto e inefficace spesso le arti hanno partecipato ad un certo revisionismo o al mantenimento dello status quo. Alcune ricerche artistiche, a partire dagli anni Ottanta, hanno invece voluto rileggere e decodificare queste tracce, assumendosi la responsabilità di criticare e affrontare un passato traumatico e i suoi resti. Tutto questo è al centro del libro di Viviana Gravano, Di-scordare. Ricerche artistiche sulle eredità del fascismo in Italia (deriveApprodi).
Anche Ismail Einashe, nel suo Look Again: Strangers (Tate), parte da pratiche artistiche contemporanee per rimettere in discussione la narrazione che la politica fa delle storie di migrazione. Sceglie una serie di lavori artistici della collezione nazionale del britannica che sanno sfidare la disumanizzazione e lo stigma del migrante, per affondare nella complessità di sentirsi straniera, del cercare rifugio e del rifiuto di uno sguardo ancora coloniale.
Ne dialoghiamo con Viviana Gravano (curatrice e storica dell’arte) e Ismail Einashe (critica d’arte e giornalista internazionale) e Giulia Crisci (Porco Rosso).
13.00
Pranzo sociale con la cooperativa NoE
@Giardino di Handala (via Gian Luca Barbieri 619
Il pranzo sociale, preparato dalla Cooperativa Sociale NoE, è l’occasione per sostenere le spese legali della coop., che si sta opponendo alla costruzione di un parcheggio sui terreni a loro affidati e per supportare i loro progetti in agroecologia sociale.
16.00
Riforma della cittadinanza in Italia
Assemblea con Clara Osma, Omid Firouzi Tabar e Selam Tesfai e Cristina Idone Befecadu.
Quasi due milioni di ragazzɜ natɜ e cresciutɜ in Italia ma figliɜ di genitori stranierɜ non ha ancora diritto alla cittadinanza che, secondo la legge sull’ acquisizione della cittadinanza in Italia, è possibile richiedere entro un anno dal compimento dei 18 anni senza però avere la certezza di riuscire ad ottenerla. Una legislazione vecchia di 30 anni che penalizza chi è già di fatto parte integrante di questa società. La cittadinanza non è solo una formalità legale, ma implica il riconoscimento di diritti fondamentali quali senso di riconoscimento e appartenenza.
A settembre è stato depositato in Cassazione il testo di un referendum abrogativo che chiede di abbassare da dieci a cinque anni il periodo di residenza regolare minimo per accedere alla naturalizzazione, ossia l’acquisizione della cittadinanza da parte di cittadinɜ stranierɜ. Il referendum ha vagliato il quorum stabilito ed entro febbraio 2025 la Corte Costituzionale dovrà stabilirne l’ammissibilità. Il lavoro di associazioni e attivistɜ non si è fermato continuando ad informare della condizione di invisibilizzazione dellɜ italianɜ senza cittadinanza e facendo emergere come il razzismo sistemico e strutturale ostacoli l’avanzamento di nuove proposte in merito.
Ne parliamo con Clara Osma (Consigliera dell’Associazione Italiani senza cittadinanza), Omid Firouzi Tabar (ricercatore e attivista di Spazio Stria – Padova), Selam Tesfai (Attivista Cantiere Milano) e Cristina Idone Befecadu
18.00
“Come abbiamo fatto a scolarci il mare?” (Valentina Bonizzi, 7 minuti)
Proiezone con presentazione e discussione.
In questa meditazione in bianco e nero, un breve estratto di un progetto più ampio in corso, il tempo si dilata tra edifici di pietra sparsi, quiete naturali e distese d’acqua. Raro e deliberato, il film riflette su amicizia e desiderio, esplorando la tensione tra movimento e stasi. Narrato con dolce malinconia dalla regista, indaga su assenze e connessioni, gesti e sguardi.
Nata a Milano, Valentina Bonizzi – artista visiva, scrittrice e pedagogista – vive e lavora a Tirana. Indagando archivi e comunità, il suo lavoro mette in luce questioni di giustizia sociale legate alla politica del tempo in contesti specifici. Ha collaborato con comunità in Scozia, Molise, il campo profughi di Dheisheh in Palestina e la città di Kamza in Albania, utilizzando media come film, fotografia, letteratura, suono e interventi in spazi pubblici.
19.30
Criminalizzazione al mare
Discussione con Giorgia Linardi, Christian Agbor e Maria Giulia Fava
Che cosa sarebbe Palermo senza il suo porto? E quale impegno antifascista avrebbe il Porco Rosso, se non si fosse anche lanciato nei mari e nei cieli per lottare per la libertà? Negli ultimi anni, il nostro piccolo circolo ha intrecciato legami con gli spiriti coraggiosi di capitan3 di ogni tipo, da ogni parte del mondo, che siano persone ingiustamente incarcerate nelle carceri della nostra isola, o a bordo delle navi e degli aerei di soccorso delle ONG.
Il panel conclusivo del festival vedrà la partecipazione di Maria Giulia Fava, operatrice legale del nostro progetto militante Dal mare al carcere; Giorgia Linardi, portavoce della Sea-Watch, la nave recentemente approdata nel porto; e Christian Agbor, presidente della Commissione stranieri di Padova e lui stesso ingiustamente criminalizzato quando arrivò in Sicilia dieci anni fa.
21.00
Aperitivo e stand-up Queer: ‘Se questA è un uomo’
con Celeste Siciliano e DJ άbrACAdaBra (fem/trash/disco/tecno)
Celeste Siciliano nasce a Palermo a marzo del 1992. Come donna trans “ri-nasce” a Bologna nel 2022. Attivista per i diritti Lgbtq+ e fervente transfemminista intersezionale, studia cinema e regia, scrittura per sceneggiature e arti performative. Nel suo spettacolo di stand-up comedy, “Se QuestA è un Uomo”, Celeste Siciliano racconta in modo scanzonato e divertente la sua vita post transizione; in un monologo comico che, grazie a un punto di vista queer, riesce a mostrare l’assurdo della società cis-etero-normativa!
Ringraziamo il Ballarò Buskers Festival per l’attrezzatura audiovisiva, supporto tecnico e quella passione e pazienza di ver3 compagn3.
Ingresso gratuito a TUTTI gli eventi con la tessera ARCI 2024/5, acquistabile alll’ingresso del circolo al costo di €5.