Newsletter dedicata a tutte le persone in lotta per la libertà di movimento
Ricostruire sulle macerie

Lo scorso 24 maggio, un’ottantina di persone che abitavano nell’insediamento informale presso l’ex-cementificio tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, sono state sottoposte a sgombero con una spropositata, quanto non annunciata, operazione delle forze dell’ordine, coordinata dalla Prefettura di Trapani.
Da quattro anni …
Diari dal CPR
Durante lo sgombero della ex-Calcestruzzi, la prima selezione tra le persone “meritevoli” di un’alternativa (comunque inadeguata quanto quella di Fontane D’Oro, vedi sopra) e quelle semplicemente da “rimuovere”, è stata operata in base al possesso o meno di un permesso di soggiorno, come prevedibile. Per chi si trovava “al di là” di questa doppia frontiera immateriale, quella del ghetto e quella dello status giuridico, la soluzione proposta è stata la consueta: decreti di espulsione, trasferimenti in cpr e denunce.
#DecriminalizeFacilitation

Questo mese abbiamo preso parto alla campagna di solidarietà verso l’equipaggio della nave Iuventa, sotto processo per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” (art. 12 TUI), un reato che criminalizza chiunque aiuti direttamente o indirettamente una persona priva di documenti ad attraversare le frontiere per entrare in Italia. La crew della Iuventa si trova sotto processo per aver salvato 14.000 persone durante l’attraversamento del Mediterraneo tra il 2016 e il 2017, prima del sequestro della loro imbarcazione e il fermo delle attività che è seguito all’inizio delle indagini. Ci è sembrato naturale sostenere una campagna che ha utilizzato lo strumento della questione di costituzionalità per denunciare quanto questo reato sia plasmato da un racconto pubblico e da una strategia politica razzista e letale che usa il pretesto della “gestione dei flussi migratori” per difendere i confini a spese della vita delle persone illegalizzate.
Per questo troviamo gravissimo che il giudice abbia respinto la richiesta di sottoporre l’art. 12 al vaglio della Corte Costituzionale e di processare l’equipaggio per queste accuse. Ci uniamo alla rabbia della crew, con l’impegno di farne motore propulsore per andare avanti nella nostra lotta.
Vite rese invisibili
un’assemblea intersezionale verso il Palermo Pride

Il Palermo Pride è un momento imperdibile e vitale non solo per il movimento LGBTQI+ ma per tutta la città. Il corteo ha sfilato per le strade del centro storico fino alla Zisa per rivendicare le libertà sessuali e di espressione, dei corpi e delle idee – soprattutto quelle più controcorrenti! Quest’anno, la lotta per il riconoscimento delle famiglie arcobaleno …
20 giugno: giornata internazionale

Il 20 giugno non è o anzi non dovrebbe essere una giornata di celebrazione ma una giornata di lotta, di resistenza e di rivendicazione della libertà di movimento per le persone migranti. Un momento per amplificare le voci delle persone migranti bloccate e barricate in mare, a terra o tra i confini europei …
A cu appartieni? Cittadinanza e identità

Sono tante le persone di plurime origini, cittadinanze e identità che attraversano il nostro circolo ogni giorno. Troppe, quelle che non si vedono garantiti i diritti di cui dovrebbero essere beneficiarie; tante quelle che hanno fatto esperienza del viaggio e della migrazione e vivono la condizione della doppia assenza che è anche e, contemporaneamente, doppia presenza …
Mediterraneo antirazzista

Abbiamo vinto e abbiamo perso, abbiamo corso e abbiamo fatto squadra dando calci assieme al razzismo con il Mediterraneo Antirazzista che, anche quest’anno, ha attraversato al città, per la sua XVI edizione! Come sempre …
Awakening
Ogni lunedì, dalle 16:00, il Porco ospita Awakening, un gruppo di auto-mutuo-aiuto, autogestito dai membri che partecipano agli incontri. L’invito a partecipare è rivolto a persone con dipendenze o che hanno avuto esperienze di dipendenza, e anche a familiari o amicǝ interessatǝ a condividere uno spazio di confronto. Per farne parte, quindi, non è richiesta alcuna astensione dall’uso di sostanze.
Lǝ partecipanti si pongono in una posizione di ascolto attivo privo di pregiudizi, in un contesto di fiducia, rispetto della privacy e cura dell’altrǝ.
L’auto-mutuo-aiuto si pone come obiettivo il sostenere e di supportare ciascunǝ, attraverso lo scambio di informazioni, di possibili soluzioni e, soprattutto, di esperienze di vita, necessarie per il processo di autocritica e di consapevolezza in visione del ben-essere. “Mettersi in comune” è la parola chiave.
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